Il titolo alla fine (I)



Si fa fatica a riprendersi la realtà sociale ogni mattina se hai passato la notte a scalare muri e ringhiere.
Realtà che è più una maschera, Pirandello “docet”, che una vera vita.
Lo sguardo mette a fuoco la luce proiettata dalla radiosveglia, impiegando più di mezzo minuto, a ristabilire un vero riscontro con il battito temporale del proprio fuso orario.
Sarà poi vero che elimineranno l’ora legale e resterà la così detta ora solare? ..Legale? Ma rispetto a cosa?
Luce!
Eccoti lì sopra alla colonnina che ti fa da ara, da altare, a ricordarmi chi vorrei essere, l’altra parte del mio animo.
Poi tutto il resto del luogo che chiamo stanza. I vestiti sporchi, biancheria nell'angolo più l’lontano; le scarpe le lascio sempre all'ingresso in un mobile che ho costruito apposta, le scarpe rappresentano il collegamento con il mondo esterno con le barbarie da curare.
Parete con scaffale diviso in due metà: libri, l’altra oggetti. Piccola, piccolissima scrivania e monitor, il pc è in una nicchia che ho scavato nel muro, poltrona ergonomica, futon poggiato su un tatami di ciliegio.
La colonnina è posizionata nell'angolo vicino al letto, l’ho costruita con pezzi ad incastro usando una stampante 3D, da ogni pezzo fuoriesce una parte ricostruita di un insetto, l’insieme è come una colonna traiana dell’epopea degli holotipus. La sommità un accenno di capitello dorico che sorregge un quadrato di marmo rosso di Levanto.
FINE stanza.
I vestiti puliti sono nell'armadio dell'altra stanza, poi la cucina e il bagno, piccolo balcone che fortunatamente si affaccia su un cortiletto condominiale, con una recinzione da cui svettano gli alberi del giardino comunale.
Mi piacerebbe poter uscire direttamente dal balcone scalare, anche di giorno, quel muro e, attraversando il giardino, guadagnerei ben 10 minuti per arrivare al lavoro.
No! 
Basta!
 .. 7,20.
25 minuti per: caffè, svuotarsi, lavarsi, caffè, vestirsi, caffè. Il tutto con questa colonna sonora.
Ecco il flusso delle prossime operazioni. É stato deciso e votato all'unanimità.
VIA!