È stata un'esperienza quasi
mistica, come visitare un luogo sacro.
È una festa per gli occhi!
Un paradiso terrestre.
Queste sono alcune delle
frasi che ho letto sui vari blog dopo aver visitato personalmente Deyrolle nel
settembre 2018 in una breve gita a Parigi. Tutti i commenti sono sulla stessa
linea.
Ammetto di essere rimasto
affascinato anch’io dalla visita al 46 di rue du Bac.
Tutto ciò che è esposto in
questa boutique ottocentesca parigina è reso come qualcosa di unico, dal bel
vaso all'etichetta, al più piccolo esemplare. Non si può non pensare al
personaggio di una fiaba quando si scopre che Louis Albert De Broglie è anche
un principe con tanto di castello, come si può leggere in un articolo di Vogue
del 2011, dove viene presentato come un principe giardiniere che “propone una
collezione di oggetti per vestire e attrezzare con un pizzico di snob
floricoltori e orticoltori”. Testimone è il reparto di giardinaggio in Rue du
Bac
Qui da Deyrolle è chiaro che
tutto ciò che vedi è frutto di un passato e una tradizione che si comunica con
una natura vivida e pulsante. Il proprietario ci tiene a far sapere che gli
animali non vengono uccisi per essere montati: le specie non domestiche
provengono da zoo, parchi animali, dove sono morti di vecchiaia o malattia.
Sono tracciabili e le specie protette sono custodite e consegnate in conformità
con la Convenzione di Washington (CITES). La vendita e l'acquisto di animali
sono oggi strettamente regolamentati e controllati, il che è una cosa molto
positiva per combattere il bracconaggio e per proteggere le specie.
Tutti si sono interessati a
Deyrolle. Stilisti, registi, musicisti, hanno utilizzato questo luogo per film
e video.
Deyrolle è perfetto nel
messaggio che vuol comunicare. C’è storia, cultura, tradizione, passione,
fallimento e rinascita, quest’ultimo ingrediente non di poca importanza nel
raccontare una storia. Cosa c’è di meglio che un fuoco divoratore come quello
dell’incendio del 2008, che prepara alla rinascita come un’araba fenice un
luogo ridotto letteralmente in cenere? C’è il passato, il presente, il futuro e
ancora impegno sociale con i suoi progetti di ecosistema applicati alla
pianificazione del territorio. Comunicazione perfetta. Troppo. Se avessi saputo
tutto questo prima di metterci piede forse avrei rinunciato alla visita.
Cos'altro avrei avuto ancora da scoprire e fatto mio? L’unica cosa che puoi
fare è comprare un pezzo di questo paradiso terrestre, portartelo a casa e
rimirartelo, perché la bellezza, ripeto, è abbagliante. Obiettivo raggiunto:
non si può uscire da un posto del genere senza un personale trofeo.
A tutti voi che avete
visitato Deyrolle: vi siete portati a casa un trofeo della magica boutique?
(che a me, data l’età, figlio della saga di Harry Potter, sembrava di essere
entrato in una locanda di Diagon Alley)
Se sì che impressione ne
avete ricevuto quando l’avete poi collocato nel vostro salotto, vetrinetta o
peggio cassetto? Avevate ancora l’idea di quella vita palpitante? Forse è il
caso di dire che il contenitore in questo caso è più forte del contenuto. Et
voilà madame et monsieur… l’incantesimo è finito!